Tra i suoi allievi spiccano nomi come Enrica Prando, vincitrice di tre titoli nazionali, Annagiulia e Mariavittoria Martinis e Gianmarco Libardi, tuttora giocatori a livello Nazionale.
Maestro federale per conto della Federazione Italiana Golf dal 1998
Ha Partecipato a numerose conferenze europee sul Golf a Nimmes, Torremolinos, Monaco e a tutti i seminari sull’insegnamento indetti dalla P.G.A.I.
Nel 2008 ha tenuto uno stage presso il Reynolds Plantation in Georgia con Charlie King . tra i 25 migliori maestri americani – e nel 2011 e 2012 a Dubai presso la Buch Armon Academy con Justin Parson.
Il mondo del Golf continua a innovarsi: l’uso del trackman e delle altre tecnologie oggi disponibili porta a nuovi orizzonti.
E’ una grande opportunità per noi maestri restare sempre aggiornati per poter aiutare al meglio gli allievi.
Maestro certificato TPI 1 livello e Trackman 1 livello.
Non esiste un metodo d’insegnamento che funzioni per tutti: la capacità di un buon pro è proprio quella di evidenziare il principale difetto e lavorare su quello.
E’ solo avanzando per priorità che si può arrivare a costruire la solidità e ripetitività necessarie in questo gioco.
Ma non è ancora sufficiente.
Ogni allievo agisce a stimoli diversi e solo con un’insegnamento mirato e l’utilizzo di strumenti specializzati si riesce a far percepire le sensazioni e portare un consistente miglioramento nel gioco.
Un buono swing si deve basare su un movimento semplice. Una semplice rotazione delle spalle, un movimento compatto e unito tra braccia e corpo, la compostezza nel finish. L’obiettivo dei fondamentali corretti è costruire un movimento facile da replicare che trasmetta sicurezza. La mia priorità è lavorare sul grip, la postura, l’allineamento e l’equilibrio: tutti ingredienti essenziali per uno swing semplice ma efficace e funzionale.
Una volta costruite delle solide basi si può cominciare a lavorare sulla tecnica per imparare a variare i propri colpi in funzione del colpo necessario. Un pitch a correre, un colpo basso ma anche uno slice volontario possono fare la differenza sullo score. Saperli giocare dopo aver sviluppato le giuste basi è solo questione di allenamento e costanza.
Molte volte i giocatori sbagliano il colpo ancora prima di tirarlo. La scelta del ferro è il primo problema: troppe volte viene scelto un ferro troppo “corto” che solo con un colpo perfetto potrebbe raggiungere il green. Un’altro esempio è la scelta delle linee: lasciarsi la possibilità di sbagliare senza compromettere il risultato è la strategia dei pro.
Durante la sessione di pratica vengono utilizzati per l’analisi video il V1 home e il GASP swing analisys.L’utilizzao di questi strumenti specializzati permette un’analisi comparativa e approfondita dello swing evidenziando con chiarezza la causa dell’errore. Viene poi realizzata una scheda tecnica all’allievo, condivisa anche via mail, per tenere monitorati costantemente i progressi dello swing.
Il Trackman offre una visione a 360 dello swing. Dallo spin rate, al loft dinamico, lo swing plane e tutti quei parametri che una volta analizzati permettono di focalizzare e lavorare su aspetti specifici. Dedicato a tutti i giocatori ma da usare con cautela! Le sessioni dedicate al Trackman sono disponibili periodicamente con l’aiuto del pro Niccolò Bisazza Master Trackman certified.